Emanuele Morganti ucciso: la ragazza del 20enne ucciso a sprangate ed i suoi amici sostengono che ad ucciderlo sia stato un italiano

Emanuele Morganti era un ragazzo, un giovane 20enne che, come molti altri ragazzi della sua età, amava trascorrere le sue serate con gli amici e con la fidanzata, in totale allegria e soprattutto nel più semplice dei modi, il divertimento, come si confà ai giovani della sua età. Ma quella notte in cui è stato ucciso – forse con una spranga di ferro oppure con una chiave inglese – Emanuele ha trascorso la sua ultima serata in allegria.

È quanto ha raccontato, indignata ed arrabbiata soprattutto contro i media che lo hanno definito come “una testa calda, che è andato a cercarsela”, la fidanzata di Emanuele, una ragazza che, insieme agli amici di Emanuele, ha ripetuto ai giornalisti di aver assistito a tutta la scena e di essere delusa, arrabbiata, triste, per non essere riuscita a fare nulla. Nulla contro la ferocia di un gruppo di persone che hanno accerchiato Emanuele e che lo hanno ucciso, proprio mentre il ragazzo cercava di difendere la sua fidanzata.

E gli amici, altrettanto delusi ed arrabbiati, sostengono di aver visto tutto, di sapere che la persona che ha ucciso materialmente Emanuele è un italiano, e che non è nuovo ai fatti di violenza.