Primogeniti più intelligenti, ma non per motivi biologici

Primogeniti più intelligenti, ma non per ragioni biologiche. L’intelligenza coinvolge l’educazione

Una forma più elevata di intelligenza è dedicata ai primogeniti oppure ai secondogeniti? Chi è che eredita gli elementi più positivi, secondo la scienza? La risposta è presto detta, e proviene direttamente dagli esiti delle ricerche scientifiche recentemente condotte dall’Università di Edimburgo secondo la quale i primi figli sarebbero più intelligenti dei loro fratelli minori: ma, per quanto possa sembrare strano, la ragione per cui accade tutto questo non è strettamente biologica, ma semplicemente funzionale ed educativa.

Primogeniti più intelligentiInfatti, il primo nato non è solo colui a cui si dedicano attenzione ed emotività, ma anche maggior tempo e una dose più elevata di pazienza che permetterebbe al bambino di assorbire l’educazione e gli stimoli in maniera più mirata e più completa.

Lo studio – che ha coinvolto un campione di 5000 bambini – ha fatto emergere un dato molto importante: ovvero che i bambini, sottoposto a test ogni due anni, erano decisamente più “capaci” e più svelti se erano i primi nati, anche perché erano più facilmente seguiti dai genitori, e quindi più stimolati positivamente e più propensi ad ottenere risultati positivi.

Ma c’è di più: i secondogeniti che hanno dovuto subìre un lutto – ovvero il caso in cui il primogenito della famiglia sia deceduto – hanno sviluppato una maggior intelligenza di altri secondogeniti, dove il primogenito continuava a mantenere il suo primato.

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