Con il governatore De Luca non si scherza

Come gia vi abbiamo anticipato in alcuni articoli precedentemente scritti , il governatore della regione Campania , Vincenzo De Luca noto alla cronaca come lo ”sceriffo” , per il suo essere rigido e uomo serio, in questa lunga battaglia contro il tanto famoso Corona Virus ha adottato una linea di ferro per i cittadini della sua regione.

Il governatore , gia nella mattinata di domenica 15 Marzo , tramite ordinanza regionale , aveva  messo in quarantena, sempre per fronteggiare il pericolo COVID-19 , il comune di Ariano Irpino, paese di circa 22000 abitanti facente parte della provincia di Avellino , poichè si teme possa esserci un focolaio infettivo proprio qui , data la presenza di 21 cittadini contagiati , su 37 che se ne contano nell’ intera provincia avellinese.
Nella tarda serata , si legge però ancora un’altra ordinanza , sempre firmata da De Luca , che questa volta mette in quarantena , sempre per lo stesso motivo , altri quattro comuni della Campania : si tratta di Caggiano , paese di circa 2000 abitanti , collocato sui rilievi dell’Appenino Lucano , di Polla , paese già più grande , che conta circa 5000 abitanti e dista 80 km dalla rinomata Salerno , Sala Consilina e Atena Lucana.
In totale i cittadini che si dovranno impegnare a rispettare tale ordinanza , superano il numero di 20000. Quello che però ci fa più rabbia , è il motivo per cui De Luca si è trovato costretto a fare ciò , ovvero queste persone , incoscienti, hanno creato assembramento in un’incontro di catecumeni , dove alla fine , tutti hanno bevuto da uno stesso calice , per un rito ‘scongiurativo’ , ciò è quanto riporta l’ufficio stampa della Regione Campania , violando così prima il DPCM del premier Conte e poi l’ordinanza di De Luca fatta proprio pochi giorni fa.

Dalle parole del Governatore , si evince tanta indignazione per il comportamento scellerato di queste persone ; inoltre informa che tramite Asl denuncerà penalmente tutti i cittadini che hanno partecipato a queste iniziative , mettendo a rischio la vita di molte persone e soprattutto la vita di chi , come medici e infermieri , combatte in prima linea questa dura battaglia

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