Roma è famosa per il suo enorme patrimonio storico, architettonico e culturale, ma negli ultimi anni la street art e i graffiti hanno attirato l’interesse di tantissime persone. Palazzi popolari, ex fabbriche e quartieri periferici sono diventati tele a cielo aperto, trasformando intere zone in musei urbani visitabili gratuitamente, senza biglietto né orari. Molti interventi sono il frutto di progetti condivisi, festival internazionali e iniziative sociali che hanno coinvolto comunità locali, scuole e associazioni culturali. La street art romana è oggi una vera attrazione, apprezzata sia dai turisti curiosi che dagli abitanti stessi, che hanno visto cambiare radicalmente il volto del proprio quartiere. Sei curioso di vedere i murales di quartiere a Roma? Nei prossimi paragrafi ti aiuteremo a orientarti alla scoperta di quelli più belli che non puoi perdere, se ti trovi a trascorrere qualche ora nella città eterna.

San Lorenzo, Pigneto e Tufello

Chi comincia a esplorare la street art romana di solito parte da San Lorenzo, quartiere universitario segnato da un passato di bombardamenti ed oggi diventato una sorta di laboratorio creativo a cielo aperto. Su via dei Sabelli trovi i murales di Alice Pasquini, tra le più importanti street artist italiane. Le sue figure femminili, spesso malinconiche ma intense, raccontano storie di vita reale e si riconoscono subito per il tratto delicato e i colori sfumati. Passeggiando tra le vie laterali, puoi imbatterti anche in opere più politiche, legate alla memoria storica e alle lotte sociali.

Non lontano, al Pigneto, la street art si intreccia con la vita di quartiere e la movida serale, qui trovi l’opera di Sten & Lex, pionieri dello stencil art, che hanno lasciato un murale monumentale raffigurante due figure in abbraccio.

Spostandoti a nord, al Tufello, l’artista Krayon ha realizzato uno dei primi murales in Italia dedicati ai diritti LGBTQ+: un grande bacio tra due donne, vicino alla metro Jonio. L’opera ha fatto il giro del mondo come simbolo di inclusione e libertà, e rappresenta bene il potere comunicativo dell’arte urbana.

Ostiense e Tor Marancia

Tra i quartieri simbolo della street art romana c’è Ostiense, un tempo zona industriale, ed oggi diventata un distretto creativo. L’opera più famosa è senza dubbio “Hunting Pollution” di Iena Cruz, la colomba blu gigante realizzata con vernici speciali che assorbono lo smog. È uno dei murales più grandi d’Europa e unisce estetica e messaggio ambientale.
Accanto, si trovano i lavori visionari di BLU, artista conosciuto in tutto il mondo per i suoi murales monumentali e surreali.

Diverso ma altrettanto affascinante è il caso di Tor Marancia, quartiere di edilizia popolare a sud della città. Nel 2015 il progetto “Big City Life” ha trasformato venti palazzi in tele gigantesche, coinvolgendo artisti internazionali.

Garbatella, Quadraro e San Basilio

Alla Garbatella, quartiere storico legato alla romanità popolare, la street art convive con i lotti architettonici degli anni ’20 e ’30. Qui puoi trovare murales che omaggiano personaggi come Alberto Sordi, insieme ad altre opere più ironiche e leggere, come quelle firmate da Diavù. L’arte urbana non cancella l’identità del quartiere, ma la rafforza, dialogando con la sua storia.

Il Quadraro è invece uno dei quartieri che più ha puntato sulla street art come strumento culturale. Con il progetto MURo, decine di artisti italiani e stranieri hanno trasformato muri anonimi in opere legate alla memoria della Resistenza e alle storie della periferia romana, qui trovi anche lavori di Lucamaleonte e di artisti internazionali come Jim Avignon.

Infine, a San Basilio, la street art ha contribuito a ridare dignità a un’area con un passato difficile. Artisti come Hitnes e Liqen hanno portato colori, animali fantastici e simboli naturalistici sulle facciate degli edifici, un esempio chiaro di come l’arte urbana possa diventare strumento di rigenerazione sociale oltre che estetica.

I murales più famosi di Roma e come raggiungerli

Per non perderti le opere simbolo, ecco una selezione dei murales più noti della capitale con le vie precise dove si trovano:

  • Hunting Pollution – Iena Cruz
    Via del Porto Fluviale, Ostiense
    La colomba blu più grande d’Europa, dipinta con vernici ecologiche che riducono lo smog.
  • Finti Monumenti – BLU
    Via Ostiense, ex caserma aeronautica
    Un’intera facciata trasformata in scena visionaria, tra le opere più iconiche dell’artista.
  • Big City Life – Tor Marancia
    Viale di Tor Marancia 63
    Venti murales monumentali realizzati da artisti internazionali su palazzi popolari.
  • Alice Pasquini – Figure femminili
    Via dei Sabelli, San Lorenzo
    Ritratti delicati e intensi che hanno reso l’artista un nome di riferimento mondiale.
  • Sten & Lex – L’abbraccio
    Via Fanfulla da Lodi, Pigneto
    Uno stencil monumentale che raffigura due figure stilizzate in un abbraccio.
  • Krayon – Il bacio
    Piazza dei Condottieri, Tufello (metro Jonio)
    Uno dei primi murales italiani a rappresentare un bacio tra due donne, simbolo di diritti civili.
  • Lucamaleonte – Memorie Resistenti
    Via del Quadraro, Quadraro
    Murales che raccontano la Resistenza e la storia della periferia romana.
  • LeDiesis – Superwomen
    Varie vie di Trastevere e centro storico
    Donne famose trasformate in supereroine, piccoli interventi ironici sparsi nei vicoli.
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