Chiusura fontanelle Roma: una risposta alla siccità che però non piace a molti

Potrebbe essere una situazione molto dannosa, quella derivante dalla scelta di chiudere ben 30 nasoni al giorno a Roma. Infatti, dalla Cri – la Croce Rossa italiana – hanno fatto sapere che questa decisione, seppur importante dal punto di vista della lotta alla siccità ed alla crisi di acqua in città, potrebbe presto rappresentare il rovescio della medaglia di una soluzione che in realtà non lo è a tutti gli effetti.

A Roma l’emergenza idrica è senza alcun dubbio una situazione molto rischiosa per tutti i cittadini, ed è proprio per questo motivo che si è scelto di chiudere a partire da questi giorni e per tutto il mese di luglio le fontanelle della città in maniera da riuscire ad arginare il problema. Ma questa scelta non deve essere la soluzione. Lo sostengono sia i volontari della Croce Rossa, che hanno anche fatto sapere di essere disposti ad intensificare le uscite serali e notturne, ed anche da parte del presidente dell’Associazione ambientalista Ecoitaliasolidale Piergiorgio Benvenuti. Inoltre, è emerso anche il fatto che l’assenza o comunque la poca concentrazione di riserve d’acqua in città potrebbe senza dubbio determinare un problema anche per quel che riguarda l’inquinamento.