Colletta nel carcere di Venezia per aiutare l’Ospedale di Mestre

Poche settimane fa , davanti ai carceri delle maggiori città Italiane , vedi Roma e Napoli , si assisteva ad una rivolta messa in atto da parenti e amici dei detenuti che si vedevano sospendere le normali visite con i detenuti , visto l’imminente arrivo del Corona Virus anche in Italia e quindi l’alta possibilità di trasmissione di questo virus all’interno delle carceri di tutto il territorio. Le scene viste nei telegiornali , in quei giorni erano davvero terrificanti.

La situazione però , si è capovolta in questi ultimi giorni , in particolare in Veneto, dove i detenuti hanno fatto una raccolta fondi, circa 1 euro ciascuno , ed è stata consegnata all’ospedale per fronteggiare questa brutta crisi che sta mettendo in ginocchio la sanità Italiana. Accanto alla donazione , vi era una lettera destinata a Mattarella e a Papa Francesco, dove i carcerati esprimevano alcuni pensieri :  in primis erano affranti dalla situazione che si stava vivendo fuori ed erano preoccupati per i loro familiari ,alcuni sottolineavano le pietose condizioni igienico sanitarie , ricordando che il carcere dovrebbe essere un percorso rieducativo  , non un luogo dove la gente perde la dignità , il diritto alla salute e il diritto alla vita”.

Quello che più rivendicavano era il fatto di non poter vedere i loro cari , anche se ammettono che ora possono chiamare più spesso e soprattutto fare videochiamate quasi tutti i giorni. La risposta del Capo dello Stato non tarda ad arrivare , ringraziando le detenute per la loro colletta all’Ospedale di Mestre , utilizzata per rinforzare il reparto di Terapia Intensiva e inoltre dichiara che si impegnerà di più sulla questione carceri , in particolare  sul sovraffollamento , sulle condizioni igienico sanitarie , che sa essere a volte davvero scarse e sul Personale della Polizia Penitenziara che lavora incessantemente per soddisfare i bisogni nelle carceri e affinchè anche loro possono vivere con maggiore tranquillità le ore lavorative.

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