Contatore trifase o monofase: come scegliere

Ti è già capitato di sentir parlare di contatore trifase o monofase e di non avere idea di che cosa siano? Nessun problema, anche se non hai conoscenze specifiche sull’argomento cercheremo di spiegarti che cosa sono, a cosa servono e come scegliere in base alle tue esigenze.

Le differenze tra contatore trifase e monofase

La differenza fondamentale tra un contatore Enel trifase e un monofase è soprattutto quella dell’impianto. Il contatore trifase ha infatti un sistema basato su ben tre cavi di fase e un cavo di neutro. Il sistema monofase è sicuramente il più semplice e il più diffuso nelle abitazioni domestiche. Viene utilizzato quasi esclusivamente per l’alimentazione delle utenze come elettrodomestici o impianti a basso voltaggio. La corrente monofase ha di solito una tensione più bassa e, proprio per questo, la si preferisce negli impianti elettrici residenziali perché riduce il rischio delle scosse elettriche. Devi però anche sapere che il sistema monofase non genera un campo magnetico e quindi non può essere adeguata al funzionamento dei motori industriali. Il contatore monofase ha un sistema che è basato su una connessione che si ricava dalla trifase anche se ha due cavi impegnati di cui uno neutro. Tendenzialmente per la produzione energetica in ambito domestico si preferisce un contatore monofase. Ricorda comunque sempre che il sistema monofase deriva da un trifase che manda corrente alla cabina di trasformazione. La differenza principale tra i due sistemi è quindi principalmente la differenza di tensione. Ad esempio, il contatore Enel trifase da 10 kw può essere altrettanto valido di sistema monofase 10 kw.

Contatore trifase o monofase: quale è meglio?

Ma quindi come fare a scegliere tra contatore trifase o monofase? Dovrai decidere al momento dell’attivazione di un’utenza luce in base alla quantità e qualità di apparecchi elettrici che utilizzi in casa. Tendenzialmente per un’utenza domestica dovrebbe bastare un contatore monofase mentre le aziende o i laboratori si orientano sul contatore trifase. Inoltre scegliere un contatore monofase significa anche risparmiare in quanto costa meno complessivamente rispetto a un trifase. Se devi scegliere tra le due tipologie considera che il contatore della luce non è lo stesso per tutti e due i sistemi e che quindi ci sono diversi modelli adatti a ciascun sistema. Potresti pensare di passare a un contatore trifase Enel se ad esempio disponi di una casa con piscina o di un pozzo con pompa elettrica.

I vantaggi e gli svantaggi del contatore trifase e monofase

Tra i vantaggi di un contatore trifase dobbiamo annoverare quindi la possibilità di ottimizzazione nel trasporto e di godere di un generatore affidabile. Gli svantaggi di questo tipo di contatore sono invece la difficoltà nell’abbinamento a batterie e la scarsa adattabilità alle utenze domestiche di base. Dovresti pensare a impiegare la corrente trifase soprattutto quando i carichi sono di una certa entità. Ti sconsigliamo quindi un’utenza trifase da 1,5 kW di potenza salvo eccezioni particolari mentre per delle potenze superiori a kW si preferisce quasi sempre la connessione trifase per evitare problemi di squilibrio sulla rete. Il distributore locale è quello che ha sempre il potere decisionale in quanto è il soggetto che ha la responsabilità della gestione della rete elettrica. Questo significa che qualora tu inoltrassi la richiesta di una fornitura monofase di potenza pari a 10 kW potresti vedertela respingere dal distributore per evitare possibili cadute di tensione. Il contatore monofase è perfetto se si vuole una soluzione per illuminazione e riscaldamento e ha come punto di forza anche la buona trasmissione per grandi distanze. Come svantaggio abbiamo già detto che il contatore monofase non produce il campo magnetico rotante utile ai motori elettrici.

Come passare da un contatore trifase a un monofase

Se hai un contatore trifase o devi trasferirti in un locale dove c’è già un contatore trifase potrai passare a un contatore monofase senza troppe difficoltà. Considera che se la potenza contrattuale è la stessa non vi sarà alcuna differenza di tariffe se hai un contatore trifase o monofase. Potresti quindi anche pensare di non cambiare il contatore così da non spendere soldi inutilmente per la sostituzione. Se invece vuoi passare da un contatore monofase Enel a un contatore trifase, potrai farlo o sostituendo il contatore monofase con uno trifase oppure installando un secondo contatore trifase Enel. Considera anche che allacciare un contatore trifase o monofase ha lo stesso costo ma cambierà solamente il costo relativo alla quota di potenza che varierà a seconda della potenza del contatore. Questo significa che qualora il contatore non fosse presente dovrai richiedere un allacciamento della luce e dovrai quindi pagare 27 euro di quota fissa e una quota distanza pari a 185 euro fino a 200 metri e poi a 93 aggiuntivi da 200 a 700 metri. Per passare da 700 a 1200 metri dovrai pagare 185 euro in più che diventano ben 370 euro oltre i 1200 metri.

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