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I futuri medici italiani chiedono più posti alle specialistiche

Il Covid-19 in Italia ha avuto un ruolo davvero particolare, in primis ha messo in evidenza tutte le lacune e l’inadeguatezza delle strutture sanitarie pubbliche , in modo particolare la carenza di personale sanitario con la carenza di medici specialisti.
Compito
della politica italiana sarebbe quello non di richiamare in campo i medici che hanno già dato parte della loro vita all’ospedale e che quindi devono ora godersi un po di riposo , ma aumentare il numero di posti nei concorsi che i giovani neo laureati devono superare per poter accedere ad un percorso specialistico.
Molti pensavano che la lezione che ci ha appena impartito il Covid-19 fosse stata da esempio , ma quanto pare la situazione resta davvero critica.

Ad oggi uno studio condotto da alcuni specialisti di statistica hanno evidenziato che su 2o mila laureati in Medicina e Chirurgia solo otto mila riescono ad accedere ad una borsa di specializzazione , gli altri a causa di questo imbuto formativo sono costretti a scappare via dall’Italia  che ogni anno perde futuri anestesisti , cardiologi e chirurgi .
Per dare voce a questo scempio , i futuri medici hanno organizzato un corteo di protesta per il giorno 27 Maggio in piazza Montecitorio , ci saranno numerose associazioni studentesche che daranno voce a tutte le loro richieste ed esigenze ,in particolare per la questione post-laurea.

La questione che sembra essere poco chiara riguarda il Decreto Rilancio , che stanzia per le borse di specialistica solo 105 milioni di euro che coprirebbero non più di 13 mila borse , ne servirebbero almeno 18 mila , quindi il provvedimento preso dal governo Conte risulta essere ancora una volta poco esaustivo.
La situazione che fa più rabbia è che i laureati in medicina italiani andando all’estero vengono apprezzati per la loro professionalità e fanno le fortune di altri Paesi e qui , sul nostro territorio in situazioni emergenziali siamo in carenza di specialisti.


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