Luca Zaia , governatore leghista della Regione Veneto , è stato uno dei primi ad usare maniere dure e assai restrittive per far fronte all’emergenza Covid-19 che ormai attanaglia l’Italia intera. Il suo piano prevedeva di effettuare i tamponi per verificare la positività al virus , non solo agli asintomatici , ma a tutta la popolazione , in  modo da isolare i positivi e ridurre così la catena di contagio . La cosa sembrava molto difficile da effettuare , vista la situazione Sanità , che quasi stava e sta al collasso.

Il governatore , insieme ad altri esperti, quali Rizzuto prof dell’Università di Padova , il virologo Crisanti e Merigliano magnifico rettore della Facoltà di Medicina e Chirurgia della città di Padova , ha tenuto una conferenza nel palazzo del Dipartimento della Protezione Civile , illustrando il piano che già molti giorni fa aveva annunciato sommariamente , ovvero effettuare a tutta la popolazione i tamponi nel giro di 7-10 giorni : ma gli esperti con lui presenti , hanno fatto capire che il ritmo di questi giorni è assai più basso , poichè al massimo riescono ad effettuare 2200 tamponi al giorno e si potrebbe arrivare a 4 mila con l’arrivo di nuovi macchinare,in questi giorni, preposti all’analisi dei tamponi.

La sorveglianza , ci annuncia Zaia , sarà concentrata soprattutto sulle categorie di lavoratori più esposti , ovvero medici e personale sanitario in generale, tutte le Forze dell’Ordine , le Forze Armate, i cassieri dei supermarket e i Vigili del Fuoco , più il personale della Protezione Civile e il personale del pronto intervento medico , ovvero le persone esposte sui mezzi di soccorso, che in caso di positività al tampone , dovranno osservare una quarantena nel proprio domicilio , per far si che la catena di contagio venga interrotta e soprattutto per diminuire i ricoveri nelle terapie intensive , che ormai sono stracolme di persone che hanno problemi respiratori. Zaia in queste ore , metterà in atto il piano.