Ormai sono passati più di sei mesi dalla morte del famoso cestista americano ma comunque non è ancora tutti chiaro. Gli ultimi report comunque fanno sapere che, quasi sicuramente, l’elicottero è precipitato per alcuni errori del pilota.
Kobe Bryant, insieme a sua figlia Gigi, è morto il 26 gennaio 2020 a causa di un incidente in elicottero.
Appena arrivò la notizia dal web molte persone faticavano a crederci.
Sono stati giorni di vero e proprio lutto in tutto il mondo ma soprattutto a Los Angeles, città in cui il giocatore veniva visto come un vero e proprio fenomeno.
Su moltissimi muri sono stati fatti dei disegni in cui si vede Kobe che abbraccia sua figlia Gigi e alla loro commemorazione hanno partecipato moltissime persone, anche in diretta Tv.
Nonostante tutto comunque ancora oggi non si sa qual è la vera causa che ha scatenato l’incidente.
Sappiamo che la moglie di Kobe, Vanessa Bryant, ha denunciato la compagnia aerea perchè, a quanto pare, il cattivo tempo non permetteva di volare.
Oggi però il National Transportation Security Board ha dichiarato che l’elicottero si è schiantato a causa di alcuni errori del pilota.
Ara Zobayan, 50 anni, è questo il nome del pilota che purtroppo è morto durante l’incidente.
A quanto pare l’elicottero sarebbe dovuto partite alle 9:45 dall’aeroporto John Wayne di Orange County ma Kobe avrebbe chiesto di anticipare il volo alle 9 in quanto voleva vedere alcune partite.
Secondo quanto riporta il report della Ntsb, le policy di sicurezza in caso di nebbia della Island Express, la compagnia che operava i voli, erano rivedibili. C’è da dire che nei due giorni precedenti la compagnia aveva cancellato più di 10 voli a causa del mal tempo ma Zobayan aveva deciso che quello di Bryant sarebbe partito comunque perché le condizioni di volo, per quanto brutte, non erano peggiore del giorno precedente.