‘Anello‘, è questo il nome dell’opera che è entrata a far parte del patrimonio del parco archeologico del Colosseo.
Essa è stata installata nella Vigna Barberini, la così detta terrazza artificiale per quanto riguarda l’età imperiale collocata tra l’arco di Costantino ed il Colosseo.
Questa nuova opera d’arte contemporanea è entrata ufficialmente a far parte del patrimonio del parco archeologico del Colosseo, precisamente nello stesso luogo in cui, anni fa, fu autorizzato un allestimento per un musical sull’antica Roma, anche se poi fallì tra successi e scandali.
Questa opera rappresenta un grande anello di Bronzo e all’interno del cerchio si trova una colonna antica distesa a terra che rappresenta l’eternità delle rovine che sono capaci di resistere nel tempo alle crudeltà degli umani.
All’interno dell’opera vi è una scritta che è stata lucidata a specchio: ‘The very stone one kicks with one’s boot will out last Shakespeare’ ovvero ‘La stessa pietra che calci con lo stivale sopravviverà a Shakespeare’.
Il nome di quest’arte contemporanea è ‘Anello’. Essa è spessa venti centimetri, è alta cinquanta centimetri e presenta un diametro di 410 centimetri, precisamente il doppio della colonna che la circonda.
L’artista di questa opera è pugliese, classe 1978, ed il progetto è stato scelto tra i vincitori della quinta edizione per quanto riguarda il bando Italian Council, un progetto creato proprio per supportare la creatività italiana e dedicato soprattutto all’arte contemporanea.
”L’ho pensato proprio per questo spazio, infatti la colonna non è stata spostata di un millimetro. Mi è piaciuta da subito perché rispetto alla grandiosità dei fori, questa colonna da verticale è diventata orizzontale, è stato un gesto semplice vicino alla vita dell’essere umano. Il mio obiettivo era far prendere all’opera un aspetto umano e che potesse accogliere chi transita in questo luogo e che potrà anche sedersi sull’anello”, dichiara l’artista.
