Roma, scesi in Piazza contro la legge di Bilancio

La Camera ha approvato il Decreto Ristori. Un provvedimento che unisce tutti i decreti che prevedono la restituzione dei mancati guadagni a causa dell’emergenza Covid. 
Questo decreto ora è legge, approvato dalla Camera con 280 voti a favore e 271 contrari. 
Il Senato ha invece votato la fiducia al Decreto Sicurezza, il testo infatti è stato approvato e diventato legge.

Dopo aver preso queste decisioni è iniziato l’iter vero e proprio per l’approvazione della legge di bilancio. Questo tipo di manovra è stata contestata da diverse realtà di movimento, soprattutto per quanto riguarda Roma. Infatti esse si sono riunite dietro una sola parola d’ordine “Roma in piazza”.
Questa mobilitazione è nata per chiedere una vera patrimoniale, reddito universale, webtax sui giganti del web, degli investimenti per la sanità pubblica, per la scuola e l’università e attivare immediatamente un processo urgente di riconversione climatica del paese.
Ma non è finita qua, è stato richiesto anche un blocco di sfratti e sgomberi, che scadrà a fine anno e che il governo non ha ancora prorogato.
Per questi motivi elencati qui sopra molte persone sono scese in Piazza a protestare. 

Queste centinaia di persone inizialmente si sono ritrovate prima sotto il Miur e poi si sono spostate, in corteo, al Pantheon, vicino al Parlamento, dove la polizia ha caricato per impedire alla manifestazione di giungere nei pressi di Montecitorio.
La polizia a quel punto ha deciso di intervenire e ha fatto del proprio meglio per far sgomberare le persone e farle allontanare dal Parlamento.
Proprio per questo motivo il corteo lì è stato interrotto per poi essere ripartito, arrivando fino a sotto il Ministero della Salute. 

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