L’Italia punta su Roma per ospitare la nuova Autorità doganale europea. La decisione è stata formalizzata con la candidatura inviata a Bruxelles, un passaggio che apre la partita per l’assegnazione della sede dell’EUCA, l’ente previsto dalla riforma doganale dell’Unione.
Secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, la scelta di proporre la capitale non arriva per caso. Roma, spiegano fonti ministeriali, è ritenuta la cornice più adatta per accogliere l’istituzione che dovrà occuparsi del futuro delle dogane europee: gestione del Data Hub comune, uniformazione delle procedure e coordinamento delle attività operative degli Stati membri. Un lavoro enorme, che richiede competenze tecniche e capacità organizzative solide.
In questo senso, l’Italia ritiene di avere carte importanti da giocare, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) è considerata una delle realtà più avanzate in Europa per innovazione digitale e gestione integrata dei dati. Negli ultimi anni l’agenzia ha sviluppato sistemi di contrasto alle frodi particolarmente apprezzati a livello europeo e ha lavorato con continuità sull’attuazione del Codice doganale dell’Unione. Un curriculum che, nelle intenzioni del governo, rappresenta un punto di forza decisivo nel dossier.
La candidatura non si basa però solo su aspetti tecnici, nel progetto presentato a Bruxelles si fa leva anche sul ruolo internazionale della città. Roma, con il suo patrimonio storico e culturale, viene descritta come un luogo capace di coniugare prestigio e apertura verso l’esterno. Un aspetto che, secondo il MEF, si sposa con la vocazione dell’Autorità doganale, che dovrà dialogare quotidianamente con amministrazioni, operatori economici e organismi dell’Unione.
Anche la collocazione geografica della città è importante, collocata al centro del Mediterraneo, Roma è considerata una piattaforma naturale per i flussi commerciali che attraversano l’area e un punto di raccordo tra mercati europei e rotte extra-UE. Questo, nelle intenzioni dell’Italia, rafforza ulteriormente la validità della proposta.
La partita, naturalmente, è appena iniziata, la scelta finale spetterà alla Commissione europea, che dovrà valutare tutte le candidature e individuare la migliore sede possibile per l’avvio dell’Autorità. Per ora, l’Italia prova a muoversi con un progetto che punta a unire competenze tecniche, posizione strategica e la forza simbolica della capitale.
Qui è possibile leggere il comunicato ufficiale.











