Da come si ascolta in tutte le tv o si legge su tutit i tipi di quotidiani , nella giornata di ieri , il portale online dell’ INPS , che doveva essere pronto a raccogliere le richieste dei lavoratori autonomi per il bonus 600 euro , è andato in tilt , mettendo ansia e paura tra le gente. Il fatto eclatante è che questo bug del sistema ha permesso a chiunque di vedere i dati personali e quindi segreti di altre persone , violando quello che è il diritto di privacy che ogni cittadino Italiano deve vedersi garantito.

Il presidente dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale , ha subito dato una motivazione al blackout del sistema , dichiarando che il portale è stato vittima di un attacco da parte di hacker, scongiurando subito l’ipotesi di un sovraffollamento dovuto alle numerose richieste recapitate al portale online un tempo relativamente breve. Il sito poi è stato chiuso per effettuare i lavori di riparazione. Lo stesso Premier Conte , in un dibattito ha giustificato il bug di Inps , usando le stesse parole del Presidente INPS. La questione hackeraggio sembra essere solo una banale scusa per non entrare nell’occhio del ciclone ed essere criticati dalla stampa e  dai cittadini.

Di solito un gruppo di hacker , quando programma un vero attacco ad un portale , non lascia nessun tipo di traccia e soprattutto il bottino acquisito non viene mai condiviso e reso visibile agli altri utenti , cosa che non è successa ieri , quando chiunque poteva spiare i dati di una terza persona. La grande smentita , arriva dal gruppo Anonymous , conosciuto al mondo per aver hackerato i più grandi sistemi informatici , deridendo il portale INPS per la scarsa efficienza e rassicurando che loro non hanno fatto nessun tipo di intervento riguardante quella situazione.  Sembra proprio che le parole di Tridico , presidente dell’INPS somiglino ad una grossa fake news.