Nel periodo post covid Boom di ecommerce

L’ecommerce è un settore che ancor prima della pandemia stava vivendo un periodo di grande fortuna. Questo è quanto riportato da illustri studi di settore che hanno analizzato il mercato della vendita online in Italia. Se è vero che c’è ancora molto da fare per una piena digitalizzazione del commercio del nostro Paese i dati sono piuttosto incoraggianti, specialmente se confrontati con quelli del periodo successivo al lockdown. Difatti per una stima di settecentomila utenti attesi la rete ne ha attirati e registrati ben due milioni in soli due mesi. La conseguenza di questo boom di acquisti online ha interessato anche il mercato dell’offerta per cui anche il settore della realizzazione ecommerce Roma, a Milano e nelle altre grandi città ha raggiunto picchi di richieste e di fatturato molto interessanti.

I dati confermano un trend già in forte crescita

Il commercio elettronico ha compiuto un salto quantitativo in soli tre mesi, raggiungendo numeri che solitamente richiedono almeno un anno. L’emergenza e il lockdown, quindi, sono stati una sofferenza per le attività fisiche ma si sono rivelati una miniera d’oro per chi vende online. Il punto è che una chiusura forzata così epica forse non si era mai vista nella storia e ritrovarsi bloccati in casa dall’oggi al domani, con il timore di poter contrarre un virus mortale, ha spinto le persone a modificare radicalmente le proprie abitudini d’acquisto. Economicamente questo fenomeno ha creato un certo sconquasso anche nell’industria e nelle economie del Paese che hanno dovuto riadattare in fretta e furia la propria offerta mettendo in sicurezza clienti e fatturati. Due milioni di utenti in più sul web è un numero impressionante dato che di questi ben 1,3 milioni sono quelli sopraggiunti per via del lockdown. Per capire l’entità di questo fenomeno basta guardare i dati dell’anno precedente, durante il quale si sono verificati “solamente” 700mila nuovi consumatori online nello stesso periodo di riferimento.

Acquisti, abitudini e spedizioni: come cambia il mondo post lockdown

La Cina per prima ha sperimentato una società tornata in libertà anche se con molte limitazioni. Si è verificato quello che è stato descritto come revenge shopping, ovvero la tendenza ad acquistare compulsivamente pur di uscire di casa. Nel nostro Paese non si è verificato lo stesso fenomeno ma i cambiamenti sono pur sempre interessanti. Per esempio nel 2019 il click&collect, ovvero la pratica di ordinare online e ritirare in negozio era la meno gettonata. Ora questa forma di acquisto sembra riscontrare tassi di crescita molto interessanti dato che l’ordine da ritirare in negozio senza fila o attese risulta essere il metodo più veloce e sicuro per fare acquisti evitando assembramenti e discussioni con i corrieri quasi mai puntuali. Anche le ditte di spedizione e logistica dovranno necessariamente rivedere i propri business potenziando il settore delle consegne ma prestando attenzione all’impatto ambientale che queste producono. Insomma il commercio elettronico non è più soltanto un mondo dedicato a pochi piccoli “nerd” ma ha compiuto il primo grande passo per entrare a pieno titolo nella nostra società. Come accade per tutti i fenomeni sociali ed economici, tuttavia, bisognerà attendere i dati a chiusura dell’anno per poter tirare le somme di questo grande cambiamento.

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