In queste ultime ore su Twitter sono volati tanti insulti tra Donald Trump e Borat.
Il comico inoltre ha accusato il Presidente degli Stati Uniti d’America di essere un razzista e gli ha ‘offerto’ un lavoro in quanto, secondo lui, futuro disoccupato.
Il sequel delle avventure di Borat negli Usa è uscito proprio questo fine settimana su Amazon Prime: incaricato dal premier del suo Paese di portare un dono ai leader americani per corromperli e riportare in auge il Kazakhstan nei palazzi della politica, Baron Cohen stavolta mette la sua “candid camera” a “un battito di cuore” dal presidente.
Borat, in questo caso, prende in giro il vice presidente Mike Pence e incastra l’avvocato personale di Trump, Rudy Giuliani, in una situazione compromettente con l’attrice bulgara Maria Bakalova, che recita nel ruolo di Turan, la figlia quindicenne del giornalista kazakho, a sua volta nei finti panni di una reporter minorenne.
”E’ un finto. Non lo trovo divertente. Non so nulla di lui tranne che ha cercato di imbrogliarmi. Per me è un verme”. avrebbe affermato Trump.
Poi non è tardata ad arrivare anche la risposta via social da Borat: ”Donald, apprezzo tantissimo la pubblicità gratuita per Borat. Neanch’io ti trovo divertente, eppure l’intero mondo ride di te. Sono sempre alla caccia di buffoni razzisti e dopo il 20 gennaio avrai bisogno di un lavoro. Parliamone”, ha replicato l’attore.
Intanto nei giorni passati la beffa a Giuliani è finita tra gli sketch di Saturday Night Live.
Ed infatti l’attrice Kate McKinnon, che quest’anno ha ripreso il ruolo dell’ex sindaco di New York, viene ripresa di spalle con le mani apparentemente nei pantaloni e la scusa stavolta è che “il microfono era finito lì dentro”. Giuliani aveva replicato a Borat sostenendo che le immagini del film erano perfettamente innocenti: “Dopo aver tolto il microfono, stavo rimettendo a posto la camicia”.
