Unghia incarnita: come si forma e come rimediare

Un’unghia si può incarnire quando penetra nella pelle, causando dolore e generando infezioni. Sicuramente non si tratta di un disturbo serio, tuttavia, determina un fastidio notevole che, in alcuni casi, potrebbe addirittura limitare attività basilari come ad esempio camminare, correre ecc. Più precisamente, questa problematica, tra l’altro piuttosto diffusa, è nota anche con il termine tecnico di onicocriptosi e spesso è dovuta semplicemente ad un taglio sbagliato delle unghie (arrotondando gli angoli). In parole povere, se non si presta particolare attenzione quando ci si taglia le unghie, si corre il rischio di far sì che l’unghia non tagliata penetri nella pelle creando di conseguenza un’infezione.

Che cosa è l’onicocriptosi?

Come già detto, l’onicocriptosi o unghia incarnita è un disturbo che prevede la crescita della lamina ungueale all’interno della pelle che circonda l’unghia. In genere, questa condizione colpisce le unghie dei piedi (in particolar modo l’alluce), tuttavia potrebbe verificarsi anche alle mani.  I sintomi dell’unghia incarnita sono principalmente rossori e dolori. La zona interessata si presenta dura, arrossata e potrebbe formarsi anche del pus oppure fuoriuscire del sangue. In genere, non si tratta di una problematica grave, ma se sottovalutata potrebbe causare infezioni ed ulcerazioni gravi.

I possibili rimedi dell’onicocriptosi

Come sopra anticipato, l’onicocriptosi può causare dolori piuttosto significativi, pertanto, appena ci si rende conto di averla occorre cercare unghia incarnita rimedi in modo da trovare sollievo. Diversamente da come si potrebbe pensare, alcuni rimedi sono piuttosto semplici, specie se ci si rende conto subito di avere un’unghia incarnita, ovvero, prima che si formi l’infezione. Ad esempio, potrebbe essere sufficiente effettuare un pediluvio tiepido per tre o quattro volte al giorno in modo da ammorbidire l’unghia. Un altro rimedio è quello di cambiare spesso le calze in modo da avere il piede sempre al riparo dalla proliferazione di batteri. In ogni caso, se il dolore dovesse essere acuto, è consigliabile assumere farmaci sotto prescrizione del medico. Se, invece, l’unghia non dovesse migliorare in due o tre giorni, è consigliabile rivolgersi al proprio medico di base in modo da chiedere un consulto al riguardo. Ad esempio potrebbe consigliare di visitare un podologo il quale può intervenire sull’unghia con appositi strumenti.

Cause dell’onicocriptosi

La causa più comune dell’onicocriptosi è una manicure o pedicure errata, con un taglio troppo corto delle unghie oppure l’arrotondamento degli angoli. Infatti, ciò favorisce la crescita della pelle sopra all’unghia. Potrebbero esserci, però, altri fattori scatenanti, come l’utilizzo di calzature troppo strette, o semplicemente un fattore congenito (unghie particolarmente larghe in rapporto alle dita). Ancora, l’unghia incarnita può essere favorita da un trauma improvviso, o correlata ad altre condizioni come l’obesità, oppure il diabete. I giovani, invece, sono soggetti ad onicocriptosi per via del sudore eccessivo (specialmente durante la pratica di attività sportiva) oppure squilibri ormonali.

Diagnosi dell’onicocriptosi

In genere, è possibile accorgersi in maniera autonoma di avere l’unghia incarnita. Tuttavia, in alcuni casi, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista quando vi sono infezioni oppure episodi di sanguinamento. Una prima valutazione può essere effettuata anche dal medico curante, ma per una diagnosi più accurata ed un trattamento mirato, è preferibile consultare un podologo.

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